1 Secondo la ricerca ProgresAcuti 2007, l’80% dei 323 SPDC italiani sono a porte chiuse e sono attrezzati per la contenzione. Una ricerca condotta dai SPDC del Lazio ha rilevato che in 21 SPDC, su 3130 ricoveri, si riportano 581 contenzioni, 297 pazienti contenuti, per 7252 ore complessive. 1 paziente su 10 è stato contenuto. Alcuni SPDC raggiungevano un tasso del 25% (1 su 4 contenuto). Vi sono protocolli per contenzione in ognuno dei 9 DSM del Lazio. Qualcuno si difende e parla di atto sanitario, qualcuno di stato di necessità (art. 54), qualcuno di terapia morale, educativa o pedagogica. Vi sono 21 SPDC restraint. LaLeggi altro →

La crisi come opportunità per stare dalla parte dei pazienti Penso spesso alla “resilienza”, oggi molto in voga nella sua accezione psicologica. Mi è capitato di cercare l’origine etimologica di questo termine che si fa derivare dal latino resalio, iterativo di salto. Qualcuno propone un collegamento suggestivo tra il significato originario di resalio, che connotava anche il gesto di risalire sull’imbarcazione capovolta dalla forza del mare, e l’attuale utilizzo in campo psicologico; entrambi i termini indicano l’atteggiamento di andare avanti senza arrendersi nonostante le difficoltà. Svolgo il mio lavoro di psichiatra da circa trenta anni, esclusivamente nel servizio pubblico, ed ho dovuto spesso far fronteLeggi altro →

La proposta di Franco Corleone di abolire la non imputabilità per infermità mentale, superare quindi il c.d. “doppio binario” e di fatto scardinare la distinzione tra pene e misure di sicurezza ha suscitato interesse e dibattito e sembra doversi confrontare, tralasciando gli aspetti più strettamente giuridici, con due diverse preoccupazioni operative. La prima è quella di chi teme la permanenza in carcere di un numero crescente malati mentali privandoli del diritto alla cura aggravando la già difficile situazione degli Istituti di Pena; la seconda è che si (ri)crei un duplice sistema in ambito penitenziario e/o territoriale in base al quale l’autore di reato con disturbiLeggi altro →

Alla fine dell’anno appena trascorso è stato presentato un prezioso volume, Il muro dell’imputabilità. Dopo la chiusura dell’Opg, una scelta radicale, curato da Franco Corleone con il fondamentale contributo di Giulia Melani. Il volume è stato preceduto da una importante ricerca condotta nella Casa lavoro di Vasto e nella Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (Rems) di Volterra, pubblicata nel volume Archeologia criminale. Le misure di scurezza psichiatriche e non psichiatriche (scritto da Evelin Taormina e Katia Poneti, oltre alla stessa Giulia Melani). Entrambe le opere rappresentano un contributo alla discussione offerto dal Gruppo di lavoro costruito dall’Ufficio del Garante dei diritti delle persone private della libertàLeggi altro →

Stare vicino alle persone. Il progetto Tare Lab del Centro Diurno “Sergio Piro” Conciliare l’isolamento imposto dal momento pandemico alla necessità di non interrompere la continuità relazionale dell’assistenza. Questa la sfida che si prefigge la progettualità “Tare Lab (Telephone assisted rehabilitation) – Insieme da casa”, messa in campo dal Centro diurno “Sergio Piro” insieme alle Unità Operative Complesse Salute Mentale dell’Asl Napoli 2 nord di Afragola e Mugnano. La segnalazione fatta da Carmen Cimmino è raccolta dalla Conferenza Salute Mentale in questo spazio dedicato alle “cronache di resistenza”, restituendo e rielaborando il contenuto del documento progettuale inviato: «Si tratta di un modello socio-assistenziale innovativo cheLeggi altro →

Un diario social al gusto di caffè «Provare a raccontare un’emergenza da parte di chi è sempre stato in emergenza, per tante ragioni, anche per una stigmatizzazione che è rimasta nel tempo. Questo diario è il nostro messagge in a bottle verso il mondo esterno». Enzo Cuomo, pedagogista, tecnico della riabilitazione psichiatrica e coordinatore per la Cooperativa “Era” della “Bailaidera”, struttura residenziale per persone con sofferenza psichica di via Adriano a Napoli, racconta così la trasformazione della pagina Facebook “voci dal manicomio” (il nome è quello del giornalino che nacque con Salvatore di Fede nel manicomio “Leonardo Bianchi” di Napoli, negli anni della sua dismissione,Leggi altro →

Quanto peserà la pandemia sulla vita delle persone con sofferenza mentale? Sono presidente della Cooperativa Sociale Arte Musica e Caffè, che nel 2008 – nel pieno della “scorsa” crisi economica – ha dato vita a “Lo Sfizzicariello”, gastronomia sociale sita in corso Vittorio Emanuele 400 a Napoli, gestita da persone con disagio psichico (soprattutto psicotici e schizofrenici). Il tutto in modalità di autofinanziamento e di impresa sociale. Quindi da 12 anni ci siamo sostenuti con il nostro lavoro e con il nostro venduto che consiste soprattutto in prodotti gastronomici da asporto, infatti siamo un classico take away di cucina napoletana. La nostra attività funziona da tanti anniLeggi altro →

Mutualismo dalla quarantena E’ attivo dal 18 marzo il telefono messo in piedi dall’associazione Idee in circolo di Modena, fondata nel 2011 da “un gruppo di cittadini che accedono ai servizi di salute mentale”, com’è scritto nel sito, ma che detestano essere chiamati “utenti”, come dice Alessia Casoli, la presidente, che ha conosciuto i servizi di salute mentale nel 2004, quando era tornata dall’Inghilterra dopo otto anni in cui si era laureata in letteratura inglese e aveva lavorato per un’azione di appalti. Idee in circolo ha fatto molte cose quando è nata: “laboratori ludico-culturali” per bambini dai sei agli undici anni, “Play in English”, unLeggi altro →

Un’urgenza lunga dieci giorni “Per più di dieci giorni l’angoscia di Francesca (nome di fantasia) e dei suoi familiari l’abbiamo gestita noi dell’associazione, suo fratello ci chiamava giorno e notte, all’inizio le cose non erano così drammatiche, se il centro di salute mentale (Csm) fosse intervenuto quando è stato allertato si sarebbe potuta evitare tanta angoscia, e anche il Trattamento sanitario obbligatorio (Tso) che alla fine Francesca ha dovuto subire”. Gisella Trincas e le altre persone dell’Asarp, l’associazione sarda per l’attuazione della riforma psichiatrica, sono abituate al lavoro di mediazione con utenti, famiglie e servizi di salute mentale: nella sua lunga vita l’Asarp, che haLeggi altro →

Varcare i confini a Gorizia «C’eravamo dati appuntamento per un semplice saluto collettivo via skype, tutti i componenti della redazione di “Radio Fragola Gorizia”. Poi, in quella chiacchierata, dalla necessità di spezzare l’isolamento determinato dalla pandemia, è nata l’idea di realizzare “Cronache dalla quarantena”». È entusiasta di questa nuova esperienza Francesca Giglione, operatrice volontaria della radio nata nel 2016 a Gorizia, nel Parco Basaglia, come spin off dell’omonima esperienza triestina, in onda, via web, grazie al lavoro retribuito di ragazze e ragazzi con percorsi in salute mentale. Il 26 marzo viene caricato il primo programma “in quarantena”; si legge sulla pagina web: «Radio Fragola GoriziaLeggi altro →