La Costituzione come collante, da “difendere e attuare”. Una piazza che “vuole unire tutto ciò che è diviso, che vuole cambiare il Paese, questa è la piazza di chi paga le tasse e per questo vogliamo essere ascoltati”. Dal palco di piazza San Giovanni, di fronte a 200mila persone secondo gli organizzatori, le conclusioni di Maurizio Landini dopo gli interventi di Simona Abate, per le associazioni ambientaliste (Greenpeace, Legambiente, WWF, Transport&Environment e Kyoto Club); Rosy Bindi; Stefania Brogini, delegata Funzione Pubblica dell’ospedale di Campostaggia (Siena) coordinatrice 118; Luigi Ciotti, presidente di ‘Libera’; Giuseppe De Marzo, coordinatore nazionale Rete Numeri Pari; Alessandra Esposito, delegata FLAI del pastificio Garofalo; Salvatore Guastella, delegato FILLEA di Travaglini Costruzioni; Olga Karash, attivista pacifista bielorussa; Emiliano Manfredonia, presidente Acli; Ilaria Manti (campagna Ci Vuole Un Reddito); Sonny Olumati (Italiani senza Cittadinanza), Appello Contro il Razzismo per una Italia accogliente; Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale Anpi; Michela Paschetto, Europe for Peace (responsabile settore infermieristico e coordinatrice della missione di Emergency in Ucraina); Camilla Piredda, associazioni studentesche (UDU, Link, Rete Studenti Medi, Unione degli Studenti); Matteo Ricci, sindaco Pesaro e presidente di ALI (Lega Autonomie Locali); Gustavo Zagrebelsky. Coordinano dal palco: Andrea Morniroli, Forum Disuguaglianze Diversità; Giulio Marcon, Sbilanciamoci; Raffaella Bolini, Arci.
In piazza tante associazioni e persone del Coordinamento nazionale Salute Mentale