Blocco degli assegni di invalidità a chi lavora, Coordinamento nazionale per la Salute Mentale: doppia discriminazione per le persone disabili. Il Governo annuncia intervento urgente

L’INPS ha stabilito che, per avere diritto all’assegno per invalidi civili parziali (287,09 euro al mese), con invalidità tra il 74 e il 99%, non si debba prestare alcuna attività lavorativa, neanche minima, che produca reddito, a prescindere dalla misura del reddito stesso.

Per il coordinamento nazionale per la Salute Mentale si tratta di una misura ingiusta che colpisce famiglie, già duramente provate dall’emergenza pandemica, che devono affrontare quotidianamente gravi problemi di salute e di invalidità. Si tratta delle persone più povere con disabilità gravi, quelle che hanno un reddito annuale molto basso, che svolgono spesso attività terapeutiche o formative e con modesti compensi.

Occorre un intervento immediato di Governo e Parlamento per superare l’interpretazione Inps del tutto restrittiva delle norme sull’invalidità, attuando pienamente la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.

Coordinamento nazionale per la Salute Mentale

Assegni di invalidità civile parziale: ci sarà un intervento legislativo

Assegni di invalidità civile parziale: ci sarà un intervento legislativo«Il Governo è consapevole che si rende indispensabile un immediato intervento legislativo»: lo ha dichiarato ieri il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando, durante il “Question Time” in Parlamento …

 

 

 

 

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