Categoria: INTERVENTI – INTERVISTE

… è che tutto è già stato detto. Sappiamo tutto. Nessuno si muove (?) Tento di prendere la parola. La mia è una voce che parte dal basso, parte dall’esperienza vissuta e acquisita nei lunghi anni di presa in carico da parte del DSM di Trieste, un periodo più lungo di metà della mia vita. Ormai ho ottant’anni. Mi considero, senza presunzione e piuttosto con dolorosa consapevolezza, “Testimone di crimini di pace”. Davvero posso dire di essere una “Sopravvissuta”. Ma, come semplice “Cittadina”, proprio come una “persona qualunque”, parlo liberamente sulla base di quello che ho visto e vedo. Da molto tempo, in generale nelLeggi altro →

Il 22 aprile, alle ore 10.00, presso la sede dell’Associazione Stampa Romana, è stato presentato “Nodo alla gola. XX Rapporto di Antigone sulle condizioni di detenzione”. Come sempre il rapporto di Antigone offre un approfondimento su tutti i  temi che riguardano il sistema penitenziario, frutto di un anno di analisi e di monitoraggio diretto delle condizioni di detenzione. Inoltre, nel rapporto viene dedicato ampio spazio al tema della salute mentale e a quello dei suicidi, attraverso dati, statistiche, analisi e storie di chi si è tolto la vita in un istituto penitenziario. Ad oggi, dall’inizio dell’anno, i suicidi nelle carceri italiane sono 30, un numeroLeggi altro →

Dovremmo mandare un grande ringraziamento a Franco Basaglia nella ricorrenza del centenario della sua nascita. Ci ha lasciati nel 1980, poco dopo la realizzazione di una legge, la 180, decisiva per il salvataggio della salute mentale. Poi ci sono stati decenni in cui lo slancio delle idee di Basaglia è stato rallentato e infine sopito, al punto che oggi sarebbe assolutamente necessario un rilancio prima che una cortina di silenzio e normalizzazione allontani da noi la pratica e il pensiero che si sono diffusi in tutto il pianeta a partire da Trieste. Dobbiamo “restituire” quel Basaglia che ci è stato sottratto in maniera lenta, programmatica,Leggi altro →

A proposito di date. A proposito di ricorrenze. Ho una visione diacronica della scansione del Tempo, in cui situo gli accadimenti, le date degli accadimenti: perché, tra l’altro, posso anche dichiarare di essere una “storica”, nel senso che ho condotto molte ricerche nel campo della storia contemporanea e ho pubblicato molti saggi e monografie. Sono nata nel gennaio 1945. Sto vivendo l’ottantesimo anno di vita. Forse è tempo di bilanci. E uno sguardo critico retrospettivo mi fa cogliere appieno il mio rapporto prima inconsapevole, poi sempre più stretto con quello che Franco Basaglia ha fatto e rappresentato, come psichiatra. Lo scarto di vent’anni che miLeggi altro →

E’ stata proposta una nuova misura capace di intercettare allo stesso tempo la deprivazione socioeconomica, i livelli educazionali e gli standards di vita materiale. La misura dello status socioeconomico attraverso tale indice composito sarebbe lo strumento più idoneo per monitorare le disuguaglianze in salute. Le disuguaglianze nella salute sono tutte quelle differenze ingiuste, evitabili e rimediabili, nel raggiungimento di una salute ottimale per tutti. Tuttavia, lo stato del pianeta è drammaticamente malato a causa dei mutamenti climatici, dello sfruttamento irresponsabile e rapace delle risorse, delle crescenti tensioni geopolitiche, delle carneficine mediatizzate e di quelle ignorate e dell’aumento del numero di esseri umani costretti a fuggire eLeggi altro →

Pane e democrazia a colazione Basaglia aveva lasciato Gorizia nel 1969. In quegli anni aveva dovuto interrogarsi sul fondamento scientifico della psichiatria, sulla natura della malattia, sulla funzione del manicomio, sulla possibilità della cura. Scoprì così che le certezze scientifiche assolute su cui la psichiatria fondava il suo operare e il suo incontrastato potere erano quanto mai incerte. E che su queste incertezze si costruivano istituzioni totali e violente, metodi di cura assoluti e oggettivanti fino alla segregazione, all’elettroshock fino alla negazione della presenza dell’altro. La psichiatria per farsi deve rendere oggetto la persona stessa. Il lavoro di Basaglia scosse dalle fondamenta questa costruzione ideologica. Scelse diLeggi altro →

Il giorno 11 marzo 2024 celebriamo i cento anni dalla nascita di Basaglia. Salute Internazionale ha deciso che il modo migliore per onorare questa figura fondamentale del Novecento sia quella di chiedere ad alcuni protagonisti che hanno contribuito a riflettere e lottare per l’inclusione sociale contro ogni forma di istituzione totale, a formulare in poche righe un loro pensiero sulla attualità dell’opera di Franco Basaglia. Benedetto Saraceno Se qualcuno mi chiedesse di associare il nome di Franco Basaglia a una virtù risponderei senza esitare: il coraggio. Il coraggio di essere e andare contro, non solo contro l’establishment psichiatrico ma anche contro costumi e leggi che impedivanoLeggi altro →

Nel centenario della nascita di Franco Basaglia fervono iniziative celebrative con convegni, seminari, proiezioni, podcast, trasmissioni radio e televisive, persino un francobollo commemorativo. Come sempre le cerimonie possono rasentare la retorica e non rispecchiare fino in fondo le posizioni e il pensiero di chi vi partecipa o le organizza, ma nel caso di Basaglia pensiamo che la statura del personaggio faccia giustizia anche delle possibili differenze culturali se non di quelle ideologiche. Ci sarà tempo per tornare alle polemiche tardive e sterili sulla bontà della legge che è associata al suo nome, per andare oltre la memoria civile dello psichiatra intellettuale che ha riportato laLeggi altro →

Basaglia aveva freddo in quel dicembre 1979. Mi chiese di indicargli dove comprare un pullover. Lo accompagnai da Marco boutique in piazza delle Poste. Era a Mantova per partecipare ad un convegno: “Le nuove istituzioni della psichiatria” in cui si sarebbe discusso di chiusura dei manicomi e nuovi servizi. Franco Basaglia, veneziano, somigliava ai campanili e alle torri di segnalazione che danno verticalità all’orizzonte piatto della laguna. Da lontano un punto di riferimento, che tuttavia ti avvicinava, alto ma non imponente, e, in men che non si dica ti coinvolgeva divenendoti familiare, attraverso il gesticolare e la parlata che distinguono il veneziano dal veneto, comeLeggi altro →