Mese: Dicembre 2021

Il cosiddetto bonus psicologi non è passato e non entrerà nel PNRR come auspicato da chi l’aveva promosso e sapientemente inseguito. Una buona notizia per alcuni, un’occasione mancata sosterranno altri. Dichiaro subito di essere tra i primi, ma vediamo di cosa si tratta. Anzi, prendiamo in esame due scenari possibili. Primo scenario. L’emergenza COVID costituisce una fantastica occasione per tanti, non ultimi gli psicologi cioè coloro che praticano la cura psicologica (che non è “la psicologia” e basta). A dire il vero una legge del 1989 aveva regolamentato la pratica della psicoterapia e previsto che un laureato in Psicologia, pur in possesso del titolo eLeggi altro →

Dopo le proteste delle associazioni e del Coordinamento nazionale salute mentale, con la conversione del decreto fiscale 146/2021 in legge 215/2021  (vedi: articolo 12 ter), si è messa fine alla assurda vicenda, innescata con il messaggio INPS n. 3495, che impediva di percepire l’assegno di invalidità alle persone che svolgono un’attività lavorativa, seppur con un reddito modestissimo. Il messaggio dell’INPS non ha così più nessun effetto. Vedi la protesta del Coordinamento nazionale Salute MentaleLeggi altro →

Eleonora Camilli (Redattore Sociale) intervista Giovanna Del Giudice, psichiatra, storica collaboratrice di Franco Basaglia e portavoce della campagna “E tu slegalo subito”. “Abbiamo una legge, che ci permette di fare la migliore psichiatria possibile e di prenderci cura delle persone rispettando i diritti. Eppure per l’obiettivo contenzione zero ancora troppe resistenze” Non sono tre ma cinque i giorni in cui Wissem Abdel Latif sarebbe stato sottoposto a contenzione meccanica. Ad aggiungere un nuovo tassello alla storia del giovane ragazzo tunisino, morto all’ospedale San Camillo di Roma, sono gli accertamenti fatti nei giorni scorsi sulle cartelle cliniche. Secondo le ricostruzioni, infatti, prima di essere trasferito nell’ospedaleLeggi altro →

Guidare contromano prima che irresponsabile è pericoloso. Tutti lo sanno ed è la ragione per cui, quando succede, non è mai per scelta, ma a causa di un errore umano. Dovrebbe valere lo stesso nell’azione dei governi, che siano locali, regionali o nazionali. Anche loro non dovrebbero imboccare la strada nel verso opposto a quanto suggerisce la logica o, se si preferisce, il vecchio buon senso. Invece capita che la regola si infranga. Se poi accade in tempo di pandemia e nel luogo simbolo di una delle poche riforme partorite a cavallo degli anni settanta e sopravvissute a numerosi attacchi tesi a svuotarla da dentroLeggi altro →

La Corte Costituzionale al bivio: ritorno al manicomio giudiziario o grande riforma? Il problema REMS sta nell’eccessivo ricorso a misure di sicurezza detentive, non nella scarsità dei posti. Come è possibile che si stabilisca una misura detentiva per una persona imputata per aver lanciato un cartone di vino contro il sindaco, come è successo a Tivoli? Il 15 dicembre la Corte Costituzionale si pronuncerà su una istanza di un magistrato di Tivoli che ha sostenuto l’illegittimità della legge 81 del 2014, il provvedimento che ha disposto la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG). La questione sollevata riguarda il passaggio di competenza della esecuzione delle misureLeggi altro →

Il 15 dicembre la Corte Costituzionale si pronuncerà su una istanza di un magistrato di Tivoli che ha sostenuto l’illegittimità della legge 81 del 2014 che ha stabilito la chiusura degli Opg. La Corte con l’Ordinanza 131/2021 ha posto 14 quesiti al Governo sulle questioni aperte allo scopo di avere tutti gli elementi per una decisione che si preannuncia difficile e contrastata. La legge che ha determinato il superamento della istituzione totale più ignobile è stata approvata sull’onda dello sdegno civile provocato dalla visione dell’orrore che si praticava quotidianamente nei sei Opg, decisa dalla Commissione Marino del Senato e condivisa dal Presidente della Repubblica GiorgioLeggi altro →

In occasione della ricorrenza della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che ricade il 10 dicembre, L’Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale (UNASaM), ha voluto dare un contributo alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema della violazione dei diritti umani nei confronti delle persone che vivono la condizione della sofferenza mentale e di tutte le persone che vivono condizioni di fragilità sociale. Oggi più che mai, nell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, che colpisce maggiormente le persone più esposte alla sofferenza umana, il tema è di grande attualità e richiede una attenzione particolare da parte della società e delle Istituzioni. Si ringrazia per l’attenzione che vorreteLeggi altro →

Non è con l’introduzione di un bonus che si affronta la “pandemia psichica” causata dal Covid, ma con misure strutturali che rafforzino la rete dei Servizi Pubblici Grande risalto ha avuto nei giorni scorsi la proposta di un emendamento alla Legge di Bilancio che introduce un Fondo di 50 Mln di Euro per il c.d. Bonus Salute Mentale[1]. La misura intende consentire nell’intenzione dei proponenti la possibilità di rivolgersi a un libero professionista psicoterapeuta ricevendo un contributo di € 150 se “over 18 a cui ancora non è stato diagnosticato un disturbo mentale” ed uno più consistente (da 400 a 1600 €) per proseguire unaLeggi altro →

A giorni, la Corte costituzionale sarà chiamata ad esprimersi sulla legittimità della legge con la quale, nel 2014, si pose fine alla tragica storia di un’istituzione tra le più dannose nel panorama novecentesco. Gli ospedali psichiatrici giudiziari erano nati al principio del secolo scorso ed erano stati pensati per controllare e curare il folle – reo, ovvero l’autore di reato infermo di mente. Seguiva la non imputabilità e l’etichetta di pericoloso socialmente. Implacabili luoghi di confino per persone bisognose di cura, gli ospedali psichiatrici giudiziari resistettero a lungo, impedendo il recupero del reo folle. Finalmente il legislatore, grazie ad una decisiva inchiesta condotta da unaLeggi altro →

Gentile Direttore de La Stampa, ho letto con interesse l’articolo di Vladimiro Zagrebelsky “Detenuti psichiatrici e salute da tutelare” pubblicato il 6 dicembre 2021. All’analisi dell’autorevolissimo autore con il quale concordo su diversi punti mi permetto di aggiungere alcuni dati. Il primo è quello epidemiologico: nella popolazione generale la prevalenza annuale dei disturbi mentali è intorno al 20%, percentuale che sale ulteriormente se si considerano i casi “sottosoglia”. Quindi se la popolazione detenuta fosse sovrapponibile a quella libera, un detenuto su cinque soffre di un disturbo mentale. A questo dato va aggiunto che nella popolazione detenuta sono maggiormente rappresentate le persone con disturbi da usoLeggi altro →