Mese: Maggio 2023

Quando il carcere si trasforma in manicomio: la tragedia della salute mentale in cella, tra suicidi, violenza e abbandono di Maria Novella De Luca Otto ore di copertura psichiatrica alla settimana ogni cento detenuti: una goccia nel mare della disperazione. Uno su tre ha disturbi mentali. A otto anni dalla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari e il passaggio alle “Rems” la riforma è incompiuta. Nei penitenziari la malattia viene gestita con metodi carcerari. Sedazione, isolamento, contenzione. Franco Corleone: “Dobbiamo fermare l’apertura di nuovi manicomi criminali”. Adesso il Sestante è chiuso. Il famigerato settore del carcere torinese Lorusso e Cutugno dove erano rinchiusi in condizioni brutali i detenuti con problemi psichiatrici,Leggi altro →

FOSTREN* ha pubblicato un articolo di autrici e autori del Club SPDC NO Restraint Italia. LEGGI L’articolo in versione originale (en) pubblicato su FOSTREN Autrici e autori: Raffaella Pocobello, Livia Lepetit, Tommaso Bonavigo, Gian Maria Galeazzi, Giulio Castelpietra, Antonello Leogrande, Francesca Camilli, Giovanni Rossi (Club SPDC NO Restraint) Qual è la posizione del vostro Paese sulla riduzione della coercizione? La coercizione in psichiatria è stata un tema discusso in Italia da molti anni, soprattutto nel lungo e complesso processo di deistituzionalizzazione che ha portato all’abolizione degli ospedali psichiatrici, riconosciuti come luoghi di segregazione, violenza e violazione dei diritti umani. Nel 1978 la legge nazionale 180 haLeggi altro →

In occasione del 45esimo dall’approvazione della Legge 180 (13 maggio 1978) pubblichiamo quattro contributi e ricordiamo la mobilitazione nazionale “SALUTE MENTALE PER TUTTI: Riprendiamoci i Diritti (4 maggio 2023 – 13 maggio 2024)” – Il Coordinamento nazionale Salute Mentale Nel 1973 lo psichiatra e i suoi pazienti dietro la statua di “Marco Cavallo” ruppero il muro del manicomio. Dagli ospedali psichiatrici uscirono centomila pazienti che vivevano in condizioni disumane. Cosa resta oggi di quella riforma che portò alla legge 180 del 1978? Giovanna Del Giudice e Peppe Dell’Acqua: “Senza risorse e operatori rischiamo di tornare alla segregazione dei malati” …leggi tutto (pdf)     vediLeggi altro →

L’uccisione della psichiatra Capovani solleva il nodo del rapporto tra psichiatria e giustizia, tra sofferenza mentale, capacità «di intendere e di volere» e pericolosità sociale. La coincidenza fra i 45 anni della “legge 180” del 13 maggio ’78 e l’uccisione, il 21 aprile scorso, della psichiatra Barbara Capovani da parte di Gianluca Seung, che era stato suo paziente nel servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc) di Pisa, non può che farci guardare alla riforma partendo da quel fatto. Non per rievocarlo ma per cogliere la questione che pone e che è centrale nella legge di riforma. E nella formazione della psichiatria occidentale moderna: ilLeggi altro →

“È prioritario restituire ai servizi pubblici della salute mentale il ruolo di baluardo del diritto alla salute in un’azione più generale di rilancio del Servizio Sanitario Nazionale. Di fronte alla tragica vicenda della morte di Barbara Capovani, psichiatra aggredita e uccisa nel lavoro a Pisa, per cui abbiamo già espresso il nostro dolore, la retorica delle dichiarazioni deve lasciare il posto a interventi concreti, con finanziamenti e assunzioni, per garantire sicurezza agli operatori e alle operatrici e forza al SSN”. È quanto dichiarano la segretaria confederale della Cgil nazionale Daniela Barbaresi e la segretaria generale della Fp Cgil Serena Sorrentino, in una nota congiunta, aLeggi altro →

La legge Basaglia chiuse i manicomi 45 anni fa. Cos’è cambiato da allora Il 13 maggio 1978 la legge Basaglia sancì la chiusura dei manicomi © Forum salute mentale articolo di Lavinia Nocelli per LIFEGATE “Mi no firmo”, diceva Franco Basaglia rifiutando di firmare il registro dei legati al letto in manicomio. Cos’è cambiato dall’introduzione della legge 180, o legge Basaglia. La malattia mentale non si è mai scrollata di dosso l’uniforme di vergogna e stigma che ci riporta in quei luoghi dove veniva chiusa e isolata, per essere nascosta ‘ai normali’: i manicomi. Una divisa che rappresentava uno scandalo sociale e classificava chi la indossava comeLeggi altro →

Decine di iniziative in ricordo della psichiatra uccisa. Parla il direttore del Dipartimento di salute mentale di Parma, Pietro Pellegrini. Intervista di Eleonora Martini   In molte città d’Italia ieri si sono svolte fiaccolate e flash-mob di solidarietà ai colleghi, ai parenti e agli amici della psichiatra pisana Barbara Capovani, uccisa all’uscita dal lavoro da un ex paziente. Migliaia di medici, infermieri e operatori sociosanitari hanno però voluto anche focalizzare un problema di sicurezza che riguarda tutto il mondo sanitario ma soprattutto quello della salute mentale. Una problematica che nessuno sottovaluta ma sulla cui soluzione si spacca il mondo della psichiatria e non solo. Ne abbiamoLeggi altro →

Stefano Cecconi e Franco Corleone tornano sulla morte di Barbara Capovani ricordando la proposta di riforma del codice Rocco sull’imputabilità dei folli rei per la rubrica di Fuoriluogo su il manifesto del 3 maggio 2023. È ancora forte l’emozione, dolorosa, per la morte di Barbara Capovani, la psichiatra aggredita e uccisa a Pisa. Parlarne non è facile, immaginando la sofferenza dei suoi familiari, degli amici, dei colleghi. Ma perché non resti un fatto di cronaca nera, bisogna intervenire con razionalità su questa tragedia, per evitare che ne accadano altre, e per restituire senso e valore al lavoro per la salute mentale. Servono interventi concreti, con prioritàLeggi altro →

L’Unione nazionale delle associazioni per la salute mentale-Unasam, esprimendo solidarietà ai familiari e ai colleghi della specialista uccisa a Pisa, si chiede cosa ci sia che non funzioni, oggi, nei servizi di cura: serve una presa in carico globale, che coinvolga anche il tessuto sociale e la comunità. Vale a dire applicare pienamente la legge 180 e formare adeguatamente ad essa gli operatori «Come abbiamo più volte dichiarato, riteniamo che il parallelismo tra disturbo mentale e pericolosità vada assolutamente rigettato». A parlare è Gisella Trincas, presidente dell’Unione nazionale delle associazioni per la salute mentale – Unasam. La rete, a cui oggi aderiscono 70 realtà su tuttoLeggi altro →

Toccare la terra, bagnare le rose, cambiare le cose Sabato 6 maggio, a partire dalle ore 10.30, ConF.Basaglia promuove nel roseto del Parco culturale di San Giovanni una giornata dedicata a Franco Rotelli, uno dei protagonisti — insieme a Franco Basaglia — della riforma che in Italia negli anni ’70 ha sancito la chiusura dei manicomi e la costruzione di una rete di servizi comunitari di salute mentale, nonché artefice negli anni ‘90 dell’organizzazione di sistemi di salute territoriale, dei progetti habitat/microaree, di strategie e pratiche di cooperazione e impresa sociale. L’iniziativa, condotta dal giornalista Massimo Cirri, si propone come un momento di confronto e di scambio tra coloroLeggi altro →