Salute Mentale di Comunità o psichiatria? Riflessione collettiva sulla legge 180: seminario del Movimento Rompiamo il silenzio

Salute mentale di comunità o psichiatriaIl 24 Ottobre 2019 si è svolto, come previsto, il Seminario presso il Castello di Mesagne “Salute Mentale di Comunità o psichiatria? Riflessione collettiva sulla legge 180” organizzato dall’Ambito di Mesagne (che conta 9 Comuni del brindisino) in collaborazione con il Centro Sperimentale Pubblico “Marco Cavallo”, condotto dal giornalista mesagnese Tranquillino Cavallo.

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La partecipazione della Cittadinanza (in particolare delle persone con diretta esperienza di sofferenza psichica e dei loro familiari ma anche di molti operatori) e delle sue rappresentanze politiche e sociali è stata notevole e adeguata alle aspettative.

Gli interventi ricchi e stimolanti.

Il dibattito intenso e partecipato.

Le riflessioni sulla storia della 180, sui chiaroscuri della sua applicazione e del suo futuro, sono state intense e acute.

I diversi intervenuti da tutte le parti della Puglia (ricordo una per tutti la presenza motivata dei rappresentanti del Dsm Asl Bat) hanno dato il loro importante contributo e sottolineato l’impegno e l’alleanza a favore delle buone esperienze in giro per la Puglia (ancora oggi definite “innovative” ma che invece sono proprio quelle che attualizzano i principi della 180 ed in particolare la necessità del ruolo centrale e di regia del servizio pubblico e della partecipazione attiva dei cittadini), tutte considerando l’esperienza pilota del Marco Cavallo un esempio da riconoscere, sostenere e divulgare.

Speranza nel futuro della salute mentale e della compartecipazione nel campo dei servizi di aiuto è venuta poi dagli interventi dei più giovani, gli studenti di Medicina del sindacato studentesco Link e gli scout di Palo del Colle, che con la loro presenza hanno dato coraggio a chi da oltre 40 anni “continua a crederci”.

Importanti poi i consigli magistrali del Prof. Alessandro Taurino riguardo la possibilità di formare in modo diverso i futuri professionisti creando le occasioni all’interno delle Università di confronto con le reali di buone pratiche e la conoscenza delle storie raccontate e testimoniate dai diretti protagonisti.

Forte la presenza di diversi rappresentanti del Movimento pugliese “Rompiamo il silenzio” che hanno spiegato le ragioni della nascita ed evoluzione dal basso di questo Movimento e le lotte in corso per provare a cambiare rotta in questo decisivo campo antropico.

E poi la disponibilità di Maurizio Portaluri che insieme al suo dichiarato impegno accanto al Marco Cavallo ha rinnovato la opportunità di utilizzare per divulgazione e informazione la sua rivista on line.

Ed ancora la presenza amica di Flavio Dipetrangelo (Presidente del Comitato Consultivo Misto) che ha assicurato l’interesse del mondo del volontariato per la nostra esperienza latianese, il sostegno alla nostra Associazione “180amici Puglia” e il suo personale impegno a coinvolgere in un percorso virtuoso la Direzione Generale della Asl di Brindisi.

Così come fondamentale la presenza forte del Sindacato Cgil (rappresentato sia a livello regionale che provinciale): i diversi interventi hanno ribadito innanzitutto la scelta di campo a favore di cittadini ed operatori per realizzare servizi territoriali democratici e partecipati ed in grado di affrontare i reali bisogni ma anche l’impegno in tal senso in tutti i tavoli istituzionali (Asl, Regione, Comuni, etc…) così come l’adesione motivata e attiva nella Conferenza Nazionale per la Salute Mentale e nel Movimento Rompiamo il silenzio.

Però ancora una volta una dolente nota c’è stata e cioè quella della pesante assenza della Asl e della Regione Puglia.

Ma questa volta la Politica c’era, rappresentata dal Sindaco di Mesagne Toni Matarrelli e dai diversi rappresentanti dei 9 comuni di Ambito.

E in particolare Toni Matarrelli di Mesagne è più volte intervenuto rinnovando l’impegno suo e dell’intero territorio circostante a supportare e difendere l’esperienza locale del Marco Cavallo che, ha sottolineato, è una esperienza che funziona, che aumenta la qualità della vita di chi lo frequenta e dei loro familiari, ma non solo, infatti ottimizza le risorse umane ed economiche portando addirittura un risparmio nelle casse dello stato. Ha poi affermato che le cosiddette evidenze scientifiche (spesso fatte di numeri e freddi indicatori), tanto ricercate dei tecnici e dai burocrati, spesso diventano alibi per “non fare” ma per lui la vera evidenza scientifica, che segna la bontà di un servizio, è quella del cambiamento in positivo della vita delle persone che lo utilizzano e quella di chi gli sta accanto: ed è proprio qui la ragione del suo apprezzamento dell’operato del Centro Marco Cavallo e del suo voler lottare per renderlo stabile e replicabile.

Da quanto ha potuto osservare nella sua Città tanti suoi concittadini che usufruivano dei servizi psichiatrici per anni erano rimasti in condizioni di stabilità ed evidente sofferenza ma ad un certo punto, cominciando a frequentare il Centro Marco Cavallo, gradualmente hanno preso a cambiare, a trasformarsi nell’aspetto e nelle relazioni, a diventare responsabili e protagonisti, a non parlare più di “malattia” ma di lavoro, di relazioni, di casa, di questioni della vita sociale!

Questa sua sensibilità, ha anche affermato, corrisponde a quella di tutti i Comuni dell’Ambito, da lui chiamati ad esprimersi su questa vicenda.

Come da più auspicato infine lo stesso Toni ha assicurato che coinvolgerà l’Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), e quindi il suo rappresentante nazionale e Sindaco di Bari Giuseppe De Caro, investendola di questa volontà popolare pugliese a favore della salute mentale comunitaria.

Ed è stata questa presenza Politica “dal basso”, io penso, la vera cifra positiva di questo seminario.

E da qui si dovrà ripartire per costruire tanti altri momenti di informazione e formazione per la cittadinanza e per gli addetti ai lavori, ma anche di confronto e stimolo con i rappresentanti delle istituzioni e i decisori politici per costruire insieme (al di là dei diversi ruoli e posizioni iniziali ed in un clima di collaborazione e alleanza) un cammino comune che possa orientare di nuovo il mondo della psichiatria verso veri percorsi di salute mentale di comunità nel senso della legge 180.

25 Ottobre 2019                                      Carlo Minervini

 

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