Salute mentale: carcere e post OPG, dopo la sentenza della Corte Costituzionale. di Pietro Pellegrini

La sentenza della Corte Costituzionale 99/2019 relativa alle persone detenute nelle quale sia sopravvenuta una grave infermità psichica ha importanti conseguenze per i servizi di salute mentale. Infatti se il diritto alla salute non viene assicurato in carcere, nemmeno nelle apposite Articolazioni per la Salute Mentale, il Magistrato di Sorveglianza può disporre la detenzione domiciliare nella propria abitazione o in altro luogo di privata dimora, anche in luogo pubblico di cura, assistenza o accoglienza. In questa eventualità risulta essenziale la definizione dei criteri per la definizione della grave infermità psichica e per la sua valutazione mediante una procedura nonché delle modalità gestionali, delle ricadute operative sui dipartimenti di salute mentale e sulla responsabilità professionali.

La persona condannata previa certificazione del Dipartimento di salute mentale di grave infermità psichica e predisposizione di programma terapeutico e di assistenza psichiatrica può essere affidato in prova tramite un’ordinanza che indica anche le “prescrizioni” che la persona s’impegna a seguire. La definizione della “grave infermità psichica” e delle relazioni fra “prescrizioni” e “programma di cura” risulta essenziale per l’applicazione della legge e la definizione delle competenze della giustizia e della sanità. (Parole chiave: Grave infermità mentale, pericolosità sociale, sanità negli istituti penitenziari, misure alternative, programma terapeutico) … leggi tutto

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