Categoria: INTERVENTI – INTERVISTE (Pagina 18)

Promuovere e rilanciare l’assistenza territoriale per la salute mentale, assumere la comunità come cornice di riferimento, proteggere i diritti umani e la dignità delle persone con sofferenza mentale, favorire ovunque possibile una presa in carico inclusiva e partecipata. Una storia di civiltà che ha radici lontane La recente Conferenza per una Salute Mentale di Comunità si colloca in un contesto che trae origine da una storia di civiltà che non è superfluo ricordare e che ha al centro la legge 180. La legge 180, voluta con forza da Franco Basaglia e approvata dal Parlamento italiano il 13 maggio del 1978, quattro giorni dopo il ritrovamento del corpoLeggi altro →

Trieste é stata nominata dall’OMS tra le migliori organizzazioni complete di servizi del mondo “incentrate sulla persone e basate sui diritti” attraverso un processo rigoroso di selezione della letteratura, dei dati, dei report disponibili. Il manuale é stato sviluppato col contributo di centinaia di esperti di tutto il mondo. Altri programmi sono indicati e descritti in singole aree,  dalla risposta alla crisi ai ricoveri, dai programmi per peer support all’affidamento eterofamiliare. La guida d’orientamento dell’OMS si articola in: -Un documento globale che definisce il contesto, riassume le buone pratiche e presenta raccomandazioni specifiche per l’integrazione dei servizi incentrati sulle persone e basati sui loro dirittiLeggi altro →

L’intervento della Ministra della Giustizia Marta Cartabia alla Conferenza nazionale sulla salute mentale è testimonianza di attenzione e di dialogo. Con chiarezza ha posto “un problema urgentissimo e assai grave che è stato portato anche all’attenzione della Corte europea dei diritti dell’uomo: 71 persone che si trovano in carcere mentre dovrebbero essere ricoverate nelle Rems”. Un problema che richiede risposte immediate perchè nessuno deve restare detenuto ingiustamente e il diritto alla salute va assicurato in ogni contesto a prescindere dalla condizione giuridica. Occorre essere operativi ma come? Se 71 persone necessitano di interventi ai sensi della legge 81/2014, si deve provvedere all’immediata presa in curaLeggi altro →

Nella Seconda Conferenza Nazionale Per una salute mentale di comunità,  promossa dal ministero della Salute a vent’anni dalla prima del 2001, venerdì 25 giugno, il ministro Roberto Speranza ha scelto di concludere il suo discorso di apertura con una riflessione su un provvedimento appena inoltrato dal Gabinetto del Ministero alla Conferenza Stato, Regioni e Province autonome. Il documento Superamento della contenzione meccanica nei luoghi di cura della salute mentale, discusso e approvato dal Tavolo Tecnico sulla salute mentale, è stato predisposto a partire da contributi di esperti. Come ha detto il ministro trattasi “di un provvedimento [..] di grande valenza etica, oltre che di indirizzo, e che risponde alle numerose sollecitazioniLeggi altro →

È stata molto diversa da quella di vent’anni fa la Conferenza Per una salute mentale di comunità che si è conclusa il 26 giugno, promossa come la prima dal ministero della salute. La Conferenza del 2001, voluta dalla ministra Bindi e finita in mano al ministro Veronesi, era stata un flop, e aveva inaugurato vent’anni di degrado dei servizi di salute mentale. Questa seconda Conferenza potrebbe aprire una fase nuova, ma nubi pesanti si vedono all’orizzonte. LA RELAZIONE DEL MINISTRO Speranza e quella della sua consulente Dirindin hanno dato indicazioni politiche chiare: rafforzare l’assistenza territoriale e la presa in carico integrata delle persone con sofferenza mentale,Leggi altro →

Rosy Bindi La tragedia di Ardea non è conseguenza della legge che ha permesso la chiusura dei manicomi. L’alternativa alla costrizione è la cura, il ragazzo che ha sparato invece è stato abbandonato. La tragedia di Ardea avrà sicuramente molte spiegazioni, non è possibile affrontare la questione in modo semplicistico. Tuttavia il dibattito si è subito concentrato sulla legge Basaglia e sul modo in cui viene oggi trattata la malattia mentale. Su questo è bene essere chiari: la tragedia di Ardea non è responsabilità della legge voluta dallo psichiatra Franco Basaglia, ma di chi quella legge non l’ha applicata o, se l’ha applicata, l’ha fatto per un breve periodo. La leggeLeggi altro →

La scelta del nuovo direttore del centro di salute mentale di Trieste e l’eredità della legge 180. Parla Alberta, la figlia del grande psichiatra. “Stanno uccidendo l’eredità di mio padre. Quando saranno distrutti gli ultimi baluardi che dimostrano l’efficacia della riforma Basaglia, sarà più facile rinnegare la sua rivoluzione culturale”. Alberta Basaglia è abituata a soppesare le parole. Nel bellissimo libro Le nuvole di Picasso ha raccontato la storia della sua famiglia e della sua diversità di ipovedente nella casa aperta ai matti. Dal padre Franco Basaglia e dalla madre Franca Ongaro ha ereditato la vocazione all’ascolto delle voci negate: per anni è stata bambinologa,Leggi altro →

La riforma psichiatrica di Franco Basaglia, conosciuta come Legge 180, approvata nel maggio del 1978, è stata probabilmente la riforma più significativa, se non l’unica, figlia della grande contestazione del ’68. Essa ha avuto nella città di Trieste il suo epicentro geografico e politico. E’ questa una cifra simbolica di grande rilievo: nella città italiana che più di tutte porta con sé il valore, anche traumatico, dell’esperienza del confine, si chiude il manicomio come luogo di segregazione brutale della follia per ricordare alla vita della polis che essa – la follia – non è l’indice di una vita che si è disumanizzata, ma un’esperienza doveLeggi altro →

Il contestato concorso, che si è svolto nei giorni scorsi a Trieste, per la direzione di uno dei centri di salute mentale della città, ha messo in scena una convergenza su cui è necessario riflettere fra la destra leghista, oggi al governo nel Friuli-Venezia Giulia, e quei settori della psichiatria italiana da sempre alieni alla riforma e promotori, negli ultimi vent’anni in particolare, di servizi psichiatrici che la stravolgono. Questa psichiatria si era limitata finora alla difesa di trincee tradizionalmente sue (gran parte delle cliniche universitarie) e alla conquista silenziosa di territori privi di ogni politica di salute pubblica. Il concorso di Trieste sembra inveceLeggi altro →

Questa lettera, inviata al Piccolo all’indomani del concorso per la nomina del Dirigente della struttura complessa Centro Salute Mentale di Barcola, che ha avuto un esito tanto inaspettato quanto inaccettabile, ha avviato un ampio movimento di partecipazione anche e soprattutto a difesa del sistema di salute mentale FVG, sotto l’incomprensibile attacco dell’attuale Giunta regionale. Col Covid la situazione già drammatica di carenza di risorse e di servizi per la salute mentale è andata ulteriormente peggiorando in tutta Italia. Centri di salute mentale inaccessibili, contrazione e perfino sospensione dell’attività domiciliare, riduzione di attività del volontariato e delle cooperative sociali. Di contro, era proprio grazie ad un accessoLeggi altro →