Categoria: INTERVENTI – INTERVISTE (Pagina 12)

Tante speranze e tanti entusiasmi aveva suscitato la legge 6 del 2004 che aveva introdotto la figura dell’amministratore di sostegno. Molti si auguravano che fosse finalmente riconosciuto il diritto delle persone fragili a far valere il principio dell’autodeterminazione e che fossero superati una volta per tutte gli istituti dell’interdizione e dell’inabilitazione. Andava in questa direzione la legge 18 del 2009 che ratificava la Convenzione Onu del 2006 sui diritti delle persone con disabilità. Ebbene, dopo 18 anni, il bilancio di quella legge è a dir poco controverso, mentre da più parti si invoca la necessità di introdurre correttivi alle notevoli distorsioni che nel frattempo siLeggi altro →

La pandemia è finita? Oppure no? A giudicare dalla latitanza dell’informazione istituzionale, il Covid sembra ormai alle spalle. In questa direzione può essere letta la quasi totale eliminazione dell’obbligo di mascherine e il rilancio alla grande dei raduni di massa (concerti, eventi sportivi, etc.). Anche i rari commenti sull’aumento dei contagi per la nuova variante Omicron 5 tendono all’ottimismo, sottolineando come non ci sia una pressione sugli ospedali e le terapie intensive. Permangono però le norme rigorose di isolamento per i positivi, con relativa necessità di documentare la ritrovata negatività al coronavirus per tornare a uscire. Sarebbe auspicabile che le istituzioni sanitarie spiegassero la ratioLeggi altro →

Con molto interesse registro l’avvio e l’attuazione di una serie di iniziative in Salute Mentale che riguardano direttamente il protagonismo attivo delle persone con esperienza di sofferenza mentale. Si tratta di azioni pratiche, concrete, messe in campo per consolidare e implementare il senso di consapevolezza, e soprattutto di responsabilità verso sé stessi e verso i propri simili, da parte di chi può testimoniare vissuti di disagio psichiatrico; ha fatto un percorso positivo di recovery e verso la guarigione; è in grado di lavorare per dare aiuto e sostegno operativo. Si è recentemente tenuto il Primo Convegno Nazionale dell’ESP (ovvero, come ho imparato a nominarli, deiLeggi altro →

Nel suo recentissimo  Ritorno a Basaglia?La deistituzionalizzazione nella psichiatria di ogni giorno*, Paolo Peloso  in modo intenso, appassionato, ricostruisce e ripercorre una stagione di motivazioni, culture, ispirazioni, politiche, gesti, esperienze e scelte di vita, ricerche, studi, cambiamenti radicali non solo nei modi e nelle finalità del lavorare nell’assistenza psichiatrica ma anche, partendo dalla stessa, la spinta a provare a cambiare le relazioni fra le persone, tutte, una per una, in direzione della pienezza dei diritti di cittadinanza di ciascuna. Paolo continua a incalzare, interrogare, citare, mettere a confronto i testimoni protagonisti in particolare delle esperienze di Gorizia, Parma, Trieste, Genova, esperienze pilota che si condusseroLeggi altro →

Il Governo Bolsonaro ha smantellato la riforma psichiatrica brasiliana, caratterizzata dall’estinzione dei manicomi, dall’apertura di servizi sostitutivi dell’internamento e dalla costruzione di progetti comunitari per coloro che soffrono di disturbi mentali. Il sistematico smantellamento da parte del governo Bolsonaro nei confronti delle storiche e straordinarie conquiste della riforma della assistenza psichiatrica in Brasile riguarda tutti perché costituisce un modello aggressivo e sempre più diffuso che combina le logiche estreme delle politiche neoliberali di privatizzazione della salute con le retoriche della pericolosità delle persone con disturbi mentali e di coloro che fanno uso di sostanze psicotrope. Questo letale cocktail sta determinando un drammatico ritorno al “grande internamento”Leggi altro →

Ringrazio la Dr.ssa Giuseppina Paulillo e tutti i colleghi intervenuti e i tanti che hanno seguito l’incontro. Questi momenti formativi danno forza ad un movimento che opera nella quotidianità e deve far sentire la propria voce nelle sedi istituzionali e all’opinione pubblica. L’incontro di oggi ha dimostrato dall’interno quanto l’impianto del doppio binario sia superato.  Il codice Rocco (1930) è in sintonia con la legge 36 del 1904 e non con la 180/1978 e la 81/2014. I concetti di capacità d’intendere e volere, la pericolosità sociale non hanno base scientifica. Sono di competenza del giudice ma spesso delegati sul piano tecnico allo psichiatra.  Le misureLeggi altro →

Molte titubanze a pensare cosa dirvi. Perplessità che derivano dalla posizione sostanzialmente e probabilmente molto elementaristica che ho, abbiamo, a Trieste su questa questione del doppio binario, dell’imputabilità e del trattamento delle persone con problemi di salute mentale. In qualche modo, da molti anni, noi sosteniamo che il tema dell’incapacità totale di intendere e di volere della persona al momento di commettere il reato non esiste. Le persone non arrivano mai a questo stato di incomprensione del fatto che stanno commettendo. Riteniamo quindi che il doppio binario sia una modalità da eliminare. Riteniamo che tutti gli articoli del codice di procedura penale che abbiano aLeggi altro →

Una “rivoluzione gentile”: la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari Sin dall’inizio del processo di deistituzionalizzazione, a livello internazionale, si è determinato uno spostamento delle istanze di controllo e di contenimento dei comportamenti connessi alla sofferenza psicopatologica, in particolare se accompagnati da disturbo sociale e fino alla commissione di reati penalmente rilevanti, in altre configurazioni istituzionali, dai vecchi manicomi giudiziari fino a servizi ‘forensi’, operanti sia dentro che fuori il carcere. In questo campo si fronteggiano e si confrontano saperi e ambiti normativi attestati su sponde diverse, ma che sempre hanno contribuito, spartendosi poteri e competenze, alla costituzione e alla normativizzazione del campo ‘ibrido’ della devianzaLeggi altro →

Il 4 ottobre 2019 nella Questura di Trieste avviene l’omicidio di due agenti di Polizia e il tentato omicidio di altri otto. L’imputato, un trentenne, è stato sottoposto a due perizie psichiatriche, risultando imputabile con la prima e non imputabile per la seconda. Venerdì 6 maggio 2022, la Corte d’Assise lo ha assolto per “vizio totale di mente”, “il fatto è stato commesso da una persona non imputabile”. In attesa delle motivazioni e tralasciando l’interrogativo sul perché di fronte a perizie contrastanti non sia stata effettuata una perizia collegiale, un dato è certo: la Corte d’Assise ha applicato il Codice Rocco del 1930 che prevedeLeggi altro →

… Di fronte alla troppe morti di ricoverati nei servizi della salute mentale, si riafferma l’urgenza di intervento da parte delle istituzioni competenti per mettere fine alla pratica della contenzione, atto non sanitario e lesivo dei diritti umani fondamentali… La lettera firmata da Giovanna Del Giudice e Valentina Calderone per la campagna “…e tu slegalo subito”: Gentile Ministro, ci rivolgiamo a Lei dopo un’altra morte, avvenuta il 7 maggio scorso, di un uomo di 36 anni, sottoposto a contenzione meccanica in un Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’ASL Roma 5. Di lui poche notizie dagli organi di stampa: era stato ricoverato nel SPDC in trattamento sanitarioLeggi altro →