Mese: Marzo 2020 (Pagina 3)

Siamo tutti discendenti di Caino. La nostra storia comincia con un fratricidio, con un crimine nella famiglia. Niente di nuovo si potrebbe dire di fronte ai fatti che fisiologicamente accadono nel corso dell’anno, non così tanti per altro, come si pensa. Niente di nuovo. E tuttavia fatti del genere, ci trovano immancabilmente impreparati e, come se fosse sempre la prima volta, riveliamo tutto il nostro sconcerto. L’interesse così esagerato, debordante e morboso che monta di conseguenza sembra voler coprire con fiumi di parole la nostra insicurezza più intima e profonda. Il colpevole certo e rassicurante non può che essere la follia, il mostro, l’alieno, l’altro diverso daLeggi altro →

Un grande psichiatra alla vigilia dei 90 anni si racconta nell’autobiografia Il fiume della vita. Una storia interiore (Feltrinelli): l’infanzia, le letture, la terapia dell’ascolto. «Non dovremmo mai dimenticare, lo ripeto senza fine, che senza analizzare cosa avviene in noi, nella nostra vita interiore, nulla sapremmo cogliere delle emozioni dei pazienti, e delle cose da dire loro». «Senza fine». Davvero non si stanca di ripeterlo Eugenio Borgna: la psichiatria, per lui, non è mai solo terapia del farmaco ma — e prima ancora — è medicina dell’interiorità. «La psichiatria — scrive — è chiamata a scendere nel cuore dei pensieri e delle emozioni delle persone, alle qualiLeggi altro →

Il rispetto della persona, dei diritti umani, dovrebbe essere premessa necessaria a qualsiasi iniziativa di cura. Il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura dovrebbe essere vissuto come uno spazio accogliente e protetto, una retrovia dove, chi ne abbia la necessità possa ritirarsi, quel tanto che serve. Per poi tornare sul fronte, nella vita reale. Non da solo ma con al fianco altri servizi, quelli territoriali che sappiano giustapporre progetto di vita e progetto di cura. Così configurato lo spazio ospedaliero dovrebbe saper accogliere la crisi, consentire di elaborare la sconfitta per ridefinire nuovi traguardi. In Italia la maggior parte degli SPDC non è in grado di offrireLeggi altro →

La realtà ancora poco conosciuta di un internamento sistematico degli antifascisti nell’istituzione psichiatrica è un fenomeno stimabile in una forbice compresa tra i 475 individuati tra le schede del Cpc catalogate dall’Anppia – l’1,06% dei 44.540 del campione 602, pari ad un quarto circa del totale – ed il migliaio e mezzo di antifascisti internati in manicomio che si ricava dall’applicazione della medesima percentuale a tutti gli schedati. Il tutto in un quadro in cui l’epoca fascista è segnata dal fervore edificatorio del regime nel settore psichiatrico, e vede crescere sia il numero complessivo degli internamenti nei manicomi giudiziari – da 778 a 5.800 traLeggi altro →