NOTIZIE DAL MOVIMENTO ROMPIAMO IL SILENZIO PUGLIA

Care amiche e cari amici, è da fine novembre che non invio un aggiornamento a tutte/i voi e quindi lo faccio ora.

Abbiamo comunque lavorato in questi 2 mesi confrontandoci ad un livello più ristretto e “locale”. Come concordato nell’ultima assemblea del 27 novembre, nella prima metà di dicembre abbiamo proceduto a coinvolgere il Municipio di Bari San Paolo ed il Comune di Bari per organizzare a metà gennaio un seminario sulla falsa riga di quello tenuto con buon successo a Mesagne il 24 ottobre, da svolgersi presso il Centro Cunegonda e con l’espressa intenzione di rilanciare lo stesso: eravamo agli ultimi dettagli, tra l’altro avendo ottenuto l’adesione e la partecipazione di molti amici del Movimento da tutta Italia, ma si è deciso poi di rimandare per concomitante iniziativa del Dsm di Bari che rischiava di sovrapporsi. Da allora però, anche per il lungo periodo di festività natalizie, non abbiamo ancora ripreso le attività e le iniziative.

Purtroppo però, a mio modesto parere, la “reazione” del potere non si ferma mai (ed anzi approfitta dei periodi di pausa altrui) ed ha continuato il suo inesorabile percorso con, tra l’altro, l’obiettivo di annullare tutti i nostri sforzi e assestare l’organizzazione “psichiatrica” a livelli sempre più bassi, contrastando efficacemente i tentativi dei Cittadini di “contare”.

In particolare ricordo che la Regione non ha ancora aperto alcun “tavolo”, nonostante gli impegni sottoscritti nel verbale dell’incontro del 2 settembre (sic!). Questo credo ci stia mettendo in scacco: i “tavoli” infatti erano la possibilità su cui contavamo per affrontare le tante questioni fondamentali per la salute mentale dei cittadini pugliesi, poste con forza nelle piattaforme del Movimento e della Conferenza Nazionale.

Inoltre c’era l’urgenza di trattare la questione delle determina attuativa della famosa delibera sui centri diurni cogestiti (su cui continuo personalmente a nutrire importanti perplessità) approvata ad inizio ottobre. Nel frattempo la convenzione per il Marco Cavallo (oramai una delle poche esperienze ancora in piedi con la compartecipazione reale dell’utenza, dopo il quasi azzeramento, per esempio, dell’Art Village di San Severo e del Cunegonda di Bari) è stata rinnovata per un semestre (ottobre 2019-marzo 2020) alle vecchie condizioni (assolutamente insufficienti a mantenere coerentemente in piedi la qualità del servizio raggiunta e richiesta) e non si sa cosa succederà al 31 marzo.

E’ quindi evidente, o almeno questa è la mia umile opinione, che il Movimento debba al più presto riprendere attività ed iniziative, anche eclatanti, per “farsi sentire”.

Chiedo pertanto un contributo a tutte/i riguardo ad una immediata e coraggiosa “ripartenza” collettiva.

Il portavoce pro tempore

Carlo Minervini

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